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Polizze condominiali: quando l’assicurazione non paga (ma dovrebbe)

Non c’è copertura solo in caso di dolo, deve esserci in caso di colpa

 

Due pronunce, rispettivamente del Tribunale di Lecce (24 febbraio 2025, n. 616) e del Tribunale di Ragusa (22 ottobre 2024, n. 1618), hanno riacceso il dibattito su un tema che riguarda da vicino la vita quotidiana di milioni di italiani: la copertura assicurativa per i danni all’interno dei condomini. In entrambi i casi, è stato negato il risarcimento per danni derivanti da infiltrazioni d’acqua e dal crollo di un controsoffitto. I giudici hanno stabilito che tali eventi non costituiscono «eventi accidentali», attribuendone l’origine alla carenza di adeguata manutenzione.

 

L’evento accidentale

Il punto è fondamentale: se l’evento non è accidentale, la compagnia assicurativa potrebbe rifiutarsi di pagare. Ma è davvero così? La Corte di Cassazione ha da tempo un’opinione diversa. Secondo la Suprema Corte (sentenza n. 4799/2013), l’assicurazione per la responsabilità civile non copre solo gli incidenti imprevedibili, ma anche quelli causati da colpa, vale a dire dovuti a negligenza o disattenzione, a patto che non ci sia dolo. Altrimenti, la polizza perderebbe di utilità: nessuno stipulerebbe un’assicurazione contro un rischio che, per definizione, non può verificarsi.

Inoltre, la Cassazione (sentenza n. 20070/2017) ha chiarito che il termine “accidentale” non equivale a “fortuito”, ma si limita a indicare un evento non doloso. Con la sentenza n. 3051/2024, la Corte ha ulteriormente confermato che escludere i fatti colposi equivale a svuotare il contratto del suo significato.

L’ambiguità della clausola

Un principio fondamentale nei contratti assicurativi, spesso redatti in modo tecnico dalle compagnie, è che ogni incertezza deve essere risolta a favore dell’assicurato, come stabilito dall’articolo 1370 del Codice Civile. Pertanto, una clausola ambigua non può essere interpretata in senso sfavorevole per il condominio.

Sul piano pratico, tuttavia, gli amministratori devono agire con cautela. Molte polizze escludono infatti i danni causati da impianti non conformi alle normative o da mancata manutenzione. Ad esempio, se si verifica una perdita dovuta a tubature vecchie mai sostituite o se l’impianto elettrico non è adeguatamente aggiornato, la compagnia assicurativa ha il diritto di negare il risarcimento.

Consigli pratici

Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale esaminare attentamente le clausole di esclusione, verificare le franchigie, controllare la durata del contratto e considerare l’aggiunta di coperture extra per danni causati da acqua, eventi atmosferici o problemi elettrici.

In definitiva, la normativa è chiara: la copertura assicurativa deve includere i fatti colposi, con esclusione del dolo (Cassazione 3762/2022). Tuttavia, nella pratica, tutto dipende dalla formulazione della polizza. Spesso, tra una clausola e l’altra, sono proprio i condòmini a trovarsi esposti, letteralmente e figurativamente.

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